Sex and the City al Cinema!

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  1. John Hodge
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    Tremate, tremate! Le ragazze sono tornate! Sbarca oggi, 30 maggio, in 500 sale italiane il film sequel della famosa serie tv "Sex and the City". E si preannunciano già lunghissime file di fans scatenate, armate di pericolosissime, e altissime, Manolo Blahnik!

    New Line Cinema
    presenta

    in associazione con la
    Home Box Office

    una produzione
    Darren Star

    image

    un film di
    Michael Patrick King

    Sarah Jessica Parker
    Kim Cattrall
    Kristin Davis
    Cynthia Nixon


    con
    Jennifer Hudson
    e
    Candice Bergen
    e
    Chris Noth

    Un’esclusiva per l’Italia Rai Cinema

    distribuzione
    01 DISTRIBUTION

    Durata: 140’
    Uscita: 30 Maggio 2008

    Dopo anni di vita in città, pensavo che, se io e le mie amiche avessimo avuto dei finali degni di una fiaba, avrebbero significato la conclusione della storia. Ma la vita reale riserva sempre delle sorprese”.
    Carrie Bradshaw



    image
    Carrie Bradshaw (Sarah Jessica Parker), l’autrice di successo e l’icona della moda della porta accanto che tutti amano, è tornata con la sua ironia, più tagliente che mai, mentre continua a raccontare storie sul sesso, l’amore e le donne single di New York ossessionate dalla moda. Sex and the City ritrova Carrie, Samantha (Kim Cattrall), Charlotte (Kristin Davis) e Miranda (Cynthia Nixon) quattro anni dopo la conclusione della fortunata serie della HBO, mentre le nostre amiche preferite continuano a barcamenarsi nel lavoro e nelle relazioni affrontando la maternità, il matrimonio e il mercato immobiliare di Manhattan, tanto che alcune di loro, tenetevi forte, potrebbero scegliere di trasferirsi in altri quartieri.

    Chris Noth riprende il celebre ruolo dell’affascinante ed elusivo Mr. Big di Carrie; David Eigenberg è il tranquillo marito di Miranda, Steve Brady; Evan Handler incarna Harry, il coniuge fedele ed amorevole di Charlotte; e Jason Lewis è Smith Jerrod, attore, cliente ed amante devoto di Samantha.

    Tra gli altri interpreti, ci sono Candice Bergen nei panni dell’importante redattrice della rivista Vogue Enid Frick e la vincitrice dell’Academy Award® Jennifer Hudson (Dreamgirls) nei panni della giovane ed inesperta assistente di Carrie Bradshaw, Louise, che conosce bene i titoli di prestigio e che è arrivata da poco a New York, una nuova presenza nel film. Tornano anche Mario Cantone, nel ruolo di Anthony Marentino, il cocciuto pianificatore di matrimoni di Charlotte, Willie Garson, il delizioso amico di Carrie, Stanford Blatch, e Lynn Cohen nei panni della governante di Miranda, Magda.

    Michael Patrick King, per lungo tempo produttore esecutivo, sceneggiatore e regista della serie, ha scritto e diretto Sex and the City. I produttori sono Michael Patrick King, Sarah Jessica Parker, John Melfi e Darren Star, che ha inizialmente creato la serie basandosi sulla rubrica (parzialmente autobiografica) di Candace Bushnell sul New York Observer. I produttori esecutivi sono Toby Emmerich, Richard Brener, Kathryn Busby e Jonathan Filley.
    La squadra dietro le quinte comprende l’ideatrice dei costumi Patricia Field, che ha definito un decennio di moda per la serie della HBO, così come gli altri ideatori dei costumi Molly Rogers e Danny Santiago, lo scenografo Jeremy Conway, il direttore della fotografia John Thomas, il montatore Michael Berenbaum, A.C.E. e il compositore Aaron Zigman.


    LA PRODUZIONE

    “Anno dopo anno, le ventenni arrivano a New York in cerca di due cose: griffe ed amore. Venti anni fa, ero una di loro. Avendo ottenuto i titoli in tempi rapidi… mi sono concentrata sull’amore”
    Carrie Bradshaw



    Mettetevi i vostri sandali Manolo e prendetevi un dolce con un Cosmopolitan. Le vostre quattro abitanti di New York preferite – Carrie, Miranda, Samantha e Charlotte – sono tornate e arrivano sul grande schermo nel film Sex and the City, basato su uno dei telefilm più chiacchierati di tutti i tempi.

    La serie Sex and the City ha esordito nel 1998 sulla HBO ed è durata per sei notevoli stagioni, arrivando al gran finale nel 2004. Il telefilm ha conquistato oltre cinquanta candidature agli Emmy, vincendone sette, tra cui anche dei riconoscimenti alle interpreti Sarah Jessica Parker e Cynthia Nixon. La serie si è aggiudicata due Screen Actors Guild Award per il miglior cast in una serie comica ed è stata candidata a 24 Golden Globe, ottenendone otto, compreso quello per la miglior serie televisiva comica o musical e i premi per la attrici Parker e Kim Cattrall.

    Ma prima di arrivare sul grande schermo, Sex and the City era una rubrica quotidiana autobiografica, pubblicata sul New York Observer dall’autrice Candace Bushnell. Darren Star, creatore e produttore esecutivo di famosi telefilm come Beverly Hills 90210 e Melrose Place, ha immediatamente capito le potenzialità negli articoli della Bushnell sulla guerra dei sessi nell’ambiente sociale di New York. “Leggevo questi articoli e pensavo, ‘wow, questa è una finestra fantastica da cui vedere New York’”, ricorda Star. “Adoravo il personaggio di una donna single che parla di se stessa, che esplora la città e anche la natura dei rapporti umani”. In seguito, la Bushnell ha raccolto i suoi pezzi in un libro, che è diventato un bestseller al momento della pubblicazione, nel 1996.

    Con l’inizio della serie, Star ha anche chiesto a Michael Patrick King, la persona che sarebbe diventato produttore esecutivo del telefilm e che è stato occupato a sceneggiare e dirigere la pellicola, di entrare a far parte della serie come sceneggiatore e coproduttore esecutivo. “Darren era consapevole che Michael avrebbe apportato qualcosa di decisamente unico grazie alle sue capacità come sceneggiatore”, sostiene Sarah Jessica Parker, che torna nel ruolo di Carrie e che è anche la produttrice del film. “Siamo stati fortunati, ma questo risultato è anche dovuto all’intuizione che ha avuto Darren”.

    Scrivendo la serie, King si è concentrato sullo sviluppo dei quattro personaggi femminili e afferma che “Miranda è quella sarcastica ed arrabbiata. Charlotte è più dolce, una giovane tradizionale di buona famiglia. Samantha è sexy e desiderosa di potere. E poi c’è Carrie, che è difficile da etichettare. Da lì, tutto si è allargato. Capisci qual è il senso dell’umorismo che devi adottare, sia sullo schermo che fuori. E poi, ogni anno che passava nella serie diventavamo sempre più uniti, come in un vero rapporto, perché le ragazze crescevano, così come le relazioni tra le attrici, gli sceneggiatori e i registi”.
    Dal momento in cui la serie è iniziata sulla HBO, il pubblico si è innamorato di Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda, mentre di fronte ad ogni macchinetta del caffé in America si svolgevano delle discussioni sull’episodio della sera precedente.
    “Non ci aspettavamo nulla del genere”, sostiene Kristin Davis, che riprende il ruolo di Charlotte. “Non ci attendevamo un successo a questi livelli e così prolungato. Abbiamo passato un periodo incredibile”.
    “Il successo del telefilm dipendeva da molti elementi”, aggiunge Cynthia Nixon, che ancora una volta interpreta Miranda. “Il punto di partenza sono le sceneggiature, molto intelligenti e toccanti. Le persone guardano continuamente la serie, magari lo stesso episodio per cinque o dieci volte, perché è veramente pieno di contenuti, non solo per quanto riguarda le battute, ma anche per le idee. E penso che gli attori fossero magnifici”.

    “Parlava di donne che si uniscono per formare una nuova famiglia, amiche che si stringono nei momenti belli e in quelli brutti”, aggiunge Kim Catrall, che torna nei panni di Samantha. “Sono questi rapporti ad aver reso così popolare la serie”.

    “Il telefilm ha avuto successo perché c’era un vuoto da riempire”, aggiunge Michael Patrick King. “Qualcuno doveva parlare a nome delle donne single che passavano la vita da sole in una società che sostiene che tutti dovrebbero stare insieme. E nella serie, in maniera subliminale e talvolta anche più diretta, c’è un’altra voce che dice, ‘sii forte e intelligente! Segui la tua strada!”.

    Quando Sex and the City ha concluso le sue puntate sulla HBO, il suo pubblico è cresciuto esponenzialmente, con nuovi fan che scoprivano la serie in DVD e grazie alle repliche. Nel 2004, il telefilm ha visto la trasmissione dell’ultimo episodio, preceduto da un grande interesse dei media, che consacrava il suo enorme seguito e il posto ottenuto nel panorama culturale. Anche quelli che avevano una conoscenza superficiale della serie, sapevano che le protagoniste erano delle donne single indipendenti, intelligenti e sofisticate, con un debole per i sandali Manolo con il cinturino, i dolci di Magnolia Bakery e i migliori Cosmopolitan che i locali più in della Grande Mela possono offrire.

    Unire nuovamente i creatori e il cast per la pellicola sembrava una scelta naturale per proseguire la storia delle quattro donne. Per la star e produttrice di Sex and the City Sarah Jessica Parker, non c’erano dubbi sul fatto che solo Michael Patrick King potesse scrivere la storia del film. “Ovviamente, non c’era nessun altro che la poteva raccontare e sapevo che lui era in grado di farlo”, dichiara l’attrice. “E’ uno sceneggiatore decisamente portato per le commedie romantiche e sentivo che non avremmo potuto farcela senza di lui”.
    “Io mi sono innamorato di queste quattro donne per molti anni e le ho conservate nel mio cuore, anche quando non stavano facendo la serie”, prosegue King. “Io dovevo essere innamorato di queste quattro donne, di cui ho creato le voci. E’ raro avere questo tipo di rapporto d’amore nella realtà”.
    La sceneggiatura che King ha realizzato aveva un tema universale che influenza Carrie, così come le sue amiche. “La serie parla della ricerca di amore”, sostiene King. “E ritengo che la pellicola racconti quello che avviene quando lo trovi, mostrando delle donne che hanno delle relazioni e delle amicizie”.

    John Melfi, che è stato un produttore della serie ed è tornato nello stesso ruolo per il film, descrive la pellicola ponendo una domanda che cita la classica conclusione delle fiabe: “cosa significa veramente ‘e vissero felici e contenti?’”.

    “Alcune storie d’amore non sono dei romanzi epici, ma dei racconti brevi.
    Tuttavia, questo non li rende affatto meno ricchi di amore”.
    Carrie Bradshaw



    La sceneggiatura di Michael Patrick King per il film inizia ai giorni nostri, quattro anni dopo che abbiamo visto per l’ultima volta Carrie e le sue amiche. Come è normale che accada con il passaggio del tempo, le loro vite sono cambiate.

    Lavorando ancora nel suo appartamento dell’Upper East Side, Carrie non scrive più la sua rubrica quotidiana. “Lei è una collaboratrice saltuaria di Vogue”, spiega Sarah Jessica Parker parlando del suo personaggio. “Sta lavorando al suo quarto libro, dopo che i tre precedenti si sono rivelati dei bestseller. Quindi, adesso vive New York in maniera diversa. E’ la prima volta che è stata sufficientemente saggia da risparmiare dei soldi, quindi è diventata più adulta”. La nuova maturità di Carrie si estende anche alla sua vita sentimentale, considerando che ha un rapporto più stabile con Mr. Big, interpretato da Chris Noth.

    “Sarah Jessica Parker è una musa fantastica per uno sceneggiatore”, sostiene King. “Quando vuoi che sia una star, lo è, ma ha anche l’abilità di apparire una donna sfortunata. Lei può interpretare l’intera gamma dei comportamenti che la gente ha nella vita reale. Sarah Jessica è anche intelligente e il personaggio non avrebbe mai funzionato se non fosse stata in grado di esprimere questa caratteristica. Inoltre, è esilarante, veramente sensuale, carina e mette in mostra una gran quantità di emozioni”.

    Il produttore John Melfi ha parole di grande apprezzamento per le capacità della Parker sia di fronte che dietro alla macchina da presa. “Lei ha un’abilità totale di stare concentrata come attrice, per poi passare all’altra attività come non avevo mai visto fare prima d’ora”, la descrive Melfi. “Può iniziare come Carrie, ma poi, quando la cinepresa si ferma, lei si concentra sul suo ruolo di produttrice”.

    A Park Avenue, Charlotte, interpretata da Kristin Davis, sta vedendo i suoi sogni diventare realtà. Dopo anni in cui ha sognato l’amore e la maternità, lei e il marito Harry (Evan Handler) sono diventati dei genitori orgogliosi di Lily, una bambina affascinante che hanno adottato in Cina. Con questa nuova felicità, c’è anche un cambiamento per Charlotte, almeno secondo la Davis. “Visto che ha ottenuto quello che voleva, si concentra sugli altri”.

    A sorpresa, la Samantha interpretata da Kim Cattrall, che un tempo si vantava delle sue conquiste sessuali, si ritrova impegnata in una relazione fissa, anche se sull’altra costa. Dopo aver coraggiosamente combattuto contro il cancro al seno, Samantha ha seguito il compagno attore Smith (Jason Lewis) nel trasferimento a Los Angeles compiuto per agevolare la sua carriera. Ora, vive in una bellissima casa sulla spiaggia a Malibu, ma le manca la vita di New York. “Le sue amiche si sposano e hanno figli”, sostiene la Cattrall. “C’è questa sensazione di essere stata lasciata indietro, non soltanto a causa della distanza”.

    Tornando a Brooklyn, anche Miranda, interpretata da Cynthia Nixon, si sente tagliata fuori dalla sua amata Manhattan. Essendosi sistemata con il marito, Steve (David Eigenberg) e loro figlio Brady, Miranda sta vivendo le pressioni della vita moderna. “Lei è semplicemente esausta”, spiega la Nixon. “Proprio come ogni madre lavoratrice, è impegnata su più fronti”.

    Anche l’attrice Candice Bergen torna nei panni della gelida redattrice di Carrie a Vogue, Enid Frick. “Enid è una professionista bravissima e decisamente concentrata sulla carriera”, sostiene la Bergen, che ha interpretato questo ruolo in diversi episodi del telefilm. “E’ molto devota al suo lavoro, ma a mio avviso avrebbe anche un gran bisogno di una vita extraprofessionale”, sostiene sorridendo l’attrice. Il rapporto professionale della Bergen con Michael Patrick King parte dalla fortunata serie comica Murphy Brown, in cui King ha incominciato la sua carriera come sceneggiatore. “Io adoro Michael”, rivela l’attrice, “ed è sempre un piacere lavorare con lui”.

    Oltre ai volti familiari che tornano nel telefilm, emerge un nuovo personaggio: Louise, una giovane donna che Carrie assume come sua assistente, interpretata dalla vincitrice dell’Oscar® Jennifer Hudson. L’attrice non era una spettatrice regolare di Sex and the City, così, quando ha sentito parlare del ruolo di Louise, si è messa a svolgere ricerche con gioia. “E da quel momento non ho più smesso di vederlo”, sorride lei. “Sono diventata dipendente e innamorata del telefilm”.

    Quando Carrie, nuovamente scombussolata dal suo successo come autrice, assume Louise per lavorare come sua assistente, la giovane donna dimostra di essere un dono del cielo, portando un po’ d’ordine nella vita caotica di Carrie. La Hudson descrive Louise come una donna legata alla famiglia, che recentemente si è trasferita a New York. “Louise è una ragazza di venticinque anni di St. Louis che è arrivata a New York per trovare l’amore”, rivela l’attrice. “Lei crede in questo sentimento. E quale messaggio migliore ci può essere che quello di trasmettere amore?”.

    In una serie su quattro donne single di New York, gli uomini nelle loro vite tendono ad andare e venire. Tuttavia, la loro importanza nella storia non va sottovalutata. “Gli uomini sono gli eroi nell’ombra in Sex and the City, perché senza di loro non ci sarebbe nessuna reazione”, spiega Michael Patrick King. “Non ci sarebbero svolte o avanzamenti”.

    Chris Noth riprende il ruolo di Mr. Big, l’ideale romantico di Carrie nel corso dei suoi vari rapporti amorosi. Nel corso del telefilm “Mr. Big era il sacro graal”, spiega ridendo King. “E’ importante che Carrie abbia qualcosa che non riesce a capire”. Nel film, Mr. Big è il fidanzato di Carrie.

    “Chris è un attore veramente magnifico”, prosegue King. “C’è qualcosa in lui quando diventa Mr. Big che risulta affascinante per le persone, che vorrebbero che le cose tra lui e Carrie funzionassero. O magari vorrebbero picchiarlo. O che lei lo abbandonasse…”.

    “Gli uomini lo adorano”, aggiunge Sarah Jessica Parker. “Loro mi dicono, ‘non farai del male a Mr. Big, non è vero? E le donne ovviamente vanno in estasi, perché lui è questo tipo di uomo. Vale la pena sopportare ogni discussione e ogni conflitto per lui. Non c’era nessun altro al mondo con cui avrei voluto fare questo film a parte Chris”.

    “La sintonia che abbiamo io e Sarah Jessica non ha prezzo”, sostiene Chris Noth. “Recitando assieme e avendo una relazione piacevole e una certa sintonia, abbiamo permesso a questo rapporto di prendere molte strade diverse”.

    David Eigenberg torna nei panni di Steve Brady, il marito di Miranda e il padre di suo figlio. Dopo diverse relazioni sfortunate, “Steve è quello che ha conquistato il suo cuore ed è cresciuto con lei”, sostiene King. “David Eigenberg è autentico, lui è New York”.

    “Steve è un tipo divertente”, rivela Eigenberg parlando del suo personaggio. “Lui farebbe di tutto per le persone che ama. Miranda e Steve si sostengono al 100% e vivono una magnifica storia d’amore”.

    A completare il quadretto familiare di Miranda c’è il giovane Joseph Pupo, che non è più un bambino e che riprende la parte del figlio di Miranda e Steve, Brady.

    Dopo un matrimonio fallito, Charlotte ha una relazione improbabile con il suo avvocato divorzista Harry Goldenblatt, una brava persona un po’ rozza, e il rapporto diventa qualcosa di più. Evan Handler torna nel ruolo di Harry, che King descrive come “l’opposto del sogno di una ragazza di buona famiglia. Evan è molto importante, perché Harry per me deve essere molto sentimentale e accettare ogni cosa. E’ come un re-contadino, un marito semplice e che supporta completamente sua moglie”.

    Handler descrive anche Harry come qualcuno che non ha “tutte le doti sociali a cui Charlotte York era abituata”, ma che “ha uno spirito e un’anima a cui lei non è in grado di resistere”.

    Un tempo, Samantha Jones (Kim Cattrall) era molto orgogliosa del suo atteggiamento libertino nei confronti del sesso e andava a letto con quanti uomini voleva. Tuttavia, al momento è impegnata in una relazione stabile con Smith Jerrod, interpretato da Jason Lewis.

    Secondo Lewis, Smith prende Samantha per quello che è. “Quello che lo contraddistingue è la sua apertura mentale, la sua volontà di accettare una persona senza giudicarla”. La devozione di Smith a Samantha è instancabile, perché la loro vita sessuale è notevole, ma lui l’ha anche accudita quando combatteva il cancro.

    Un altro uomo presente nelle vite delle ragazze è Anthony Marentino, interpretato da Mario Cantone, che in origine era entrato nella famiglia di Sex and the City come consulente matrimoniale di Charlotte. Cantone, che conosce Michael Patrick King fin dai tempi in cui entrambi lavoravano come cabarettisti all’Improv negli anni ottanta, rende merito a Sex and the City per aver affrontato i costumi sessuali in maniera nuova e rivoluzionaria. “Non c’era mai nulla del tipo ‘oh, è gay’ o ‘lei ama fare sesso con tanti uomini’ o ‘è inibita e nevrotica’. Tutto veniva accettato e presentato al pubblico in modo che potesse essere mostrato chiaramente e senza fornire giudizi. Soprattutto, era esilarante e ha dimostrato che si possono affrontare degli argomenti tabù in maniera umoristica”.

    Un uomo che è sempre rimasto accanto a Carrie è Stanford Blatch, un agente gay che è interpretato da Willie Garson. Pieno di drammi romantici personali nei suoi rapporti con gli uomini e sempre pronto ad offrire un supporto per quelli che vive Carrie, Stanford è rimasto nella memoria collettiva anche per il suo modo di vestire, che comprende delle scarpe a punta, dei completi scintillanti e dei farfallini. “Il personaggio di Stanford è stato creato in larga parte dall’ideatrice dei costumi Pat Field”, ricorda Garson. “Era l’unico personaggio per cui aveva carta bianca e poteva fare qualsiasi cosa. Pat ha una forte personalità, quindi anche Stanford ce l’ha”.

    “Un giorno come tanti. Colazione con Balenciaga. Un caffè a metà mattinata con Vivienne Westwood. A pranzo con Lacroix… e de la Renta. E per dessert – Karl Lagerfeld”
    Carrie Bradshaw



    Mentre le storie di Carrie e delle sue amiche continuavano a far sorridere il pubblico innamorato di Sex and the City, lo stile unico dei personaggi ha anche portato gli spettatori a sintonizzarsi ogni settimana per rimanere abbagliati dal guardaroba delle ragazze, creato dall’ideatrice dei costumi Patricia Field. Nel corso dei sei anni della serie, l’icona della moda ha vestito Carrie, Samantha, Charlotte e Miranda facendo indossare loro di tutto, dai capi di alta moda agli acquisti nei negozi dell’usato, sempre in maniera inaspettata, originale e talvolta anche oltraggiosa.

    “Pat Field è indispensabile”, rivela Sarah Jessica Parker. “Non potremmo assolutamente continuare a raccontare la storia senza di lei. Le sue idee e il modo di infrangere le regole sono contagiose”.

    “Pat Field è un’artista”, sostiene Michael Patrick King. “E’ anche molto divertente lavorarci insieme, perché è impulsiva e dotata di un grande spirito di collaborazione”.

    La Field è tornata a Sex and the City con buona parte dello stesso staff, compresa la coideatrice dei costumi Molly Rogers. “Quando lavori con una troupe per tanti anni, diventa una famiglia”, sostiene la Field. “Così, è stato magnifico tornare a collaborare insieme”.

    Tuttavia, la Field era consapevole che ideare il guardaroba per questi personaggi familiari, celebrati per il loro stile, non sarebbe stato un compito facile. “Io dovevo trovare un certo tipo di azione, grazie alla quale avrei potuto seguire una filosofia riguardante il film”, spiega l’artista. “Io ero preoccupata soprattutto per questo periodo di pausa di quattro anni. Penso che Michael Patrick si fidasse di me e io ero dell’idea che ogni cosa avrebbe dovuto essere brillante e avere una ragione. Ci doveva essere una logica nel modo in cui apparivano, perché queste ragazze sono conosciute da tutto il pubblico televisivo, che controllerà ogni minimo dettaglio. Così, dovevano essere veramente reali”.

    Per iniziare, la Field riteneva che Carrie fosse maturata in molti modi. “Ho pensato che fosse un po’ più sexy, leggermente più evoluta, tranquilla con se stessa nel suo essere donna”, sostiene l’ideatrice dei costumi. “Lei stava ancora affrontando le sue eclettiche attività e stava avanzando nella sua professione”.

    “Penso che il mondo della moda sia molto diverso”, aggiunge Sarah Jessica Parker. “Ma Carrie è decisamente una persona invecchiata e differente, che ha modificato i suoi gusti, così come la sua tavolozza di colori. E’ quello che accade quando invecchi. E’ stato veramente eccitante”.

    Come produttrice oltre che star del film, la Parker ha dovuto iniziare a lavorare con la Field mesi prima delle riprese. “So quanto bisogna supplicare per poter avere il materiale dalla case di moda e sapevo che ci saremmo dovuti confrontare con le Settimane della Moda, sia in Europa che in America, e quello di cui avremmo avuto bisogno per avere questi abiti dall’Europa e da altri luoghi lontani”, spiega l’attrice. “Ma ne è valsa la pena. E’ stato favoloso”.

    “Abbiamo dei rapporti con molti stilisti grazie al successo della serie”, aggiunge Patricia Field. “Il telefilm è stato molto utile alla moda e gli stilisti amano vedere i loro abiti indossati da Sarah Jessica, che è una supermodella”.

    “Il pubblico ha aspettato un po’ per ritrovare queste donne”, sostiene Michael Patrick King. “E quando le vedranno, noteranno anche dei colori e alcune idee nuove. Pat è la migliore nel suo campo”.

    Alcune delle tendenze mostrate nel film comprendono cinture e scarpe più evidenti, almeno secondo l’opinione della Field. “Se avessi una società di scarpe, Sarah Jessica sarebbe la mia modella”, sostiene l’artista. “Lei volteggia in aria e ha una grazia incredibile. Inoltre, ha anche delle bellissime gambe”.

    Il lavoro della Field comprendeva anche la creazione di ottanta costumi per la sola Sarah Jessica Parker, come rivela il produttore John Melfi. “Se consideriamo ottanta aspetti diversi, stiamo anche parlando di accessori, scarpe e milioni di dollari di gioielli”, rivela il produttore.
    “Io ritengo che ci siano stati più di trecento cambi di abito per queste quattro donne”, sostiene Field. “E c’erano molti altri personaggi che hanno svolto uno o due cambiamenti. Io non li ho contati, ma credo che ci fossero più di mille costumi. E’ stato monumentale”.

    “Non credereste al tempo che hanno passato negli spogliatoi”, scherza Melfi.

    “Ritengo che lavorare con Patricia Field sia un processo creativo”, sostiene Kim Cattrall. “C’è una grande eccitazione nella stanza. Andare con una persona come Pat Field in uno spogliatoio dove ci sono almeno quindici-venti gruppi di cose, è un modo per provare tutto quello che desideri. E’ come visitare una favolosa collezione itinerante di vestiti”.

    “C’erano tavoli pieni di borse, ogni modello nuovo che ancora non era arrivato nei negozi”, aggiunge Kristin Davis. “E c’erano tavoli pieni di scarpe. Era proprio una stanza del tesoro”.

    Oltre a vestire i personaggi nel film, la Field ha anche supervisionato la ricostruzione di uno spettacolo della Settimana della moda a Bryant Park.

    Una cosa sempre molto importante per Patricia Field è creare delle immagini in grado di rimanere nel tempo. “Non si tratta della moda di quest’ anno o di quella della prossima stagione, ma di un film che farà una bella figura anche tra vent’anni”, rivela lei. “Volevo farlo apparire meraviglioso”.


    “Credo che in certe case… le fiabe si realizzino”.
    Carrie Bradshaw



    Quando Sex and the City ha esordito sulla HBO nel 1998, poche serie televisive venivano girate a New York e la maggioranza erano drammi polizieschi, che mettevano in evidenza la parte più dura della città. La New York che Darren Star aveva immaginato per Sex and the City, invece, era ispirata soprattutto a Woody Allen, e alla città che il regista aveva descritto magnificamente nelle sue pellicole Manhattan e Io e Annie. “Rappresentano perfettamente le fantastiche commedie romantiche degli anni settanta che si svolgevano a New York e io volevo portare questa tradizione nella serie”, sostiene Star. “Desideravo assolutamente catturare il fascino, il divertimento e l’eccitazione di New York”.

    “New York ha fornito un contributo fondamentale alla serie”, sostiene Michael Patrick King. “Penso che New York sia una città americana cosmopolita. Quindi, se vuoi entrare nella vita di queste ragazze che cercano di crescere, quale posto migliore che la città più matura del mondo?”.

    Secondo King, nessuno delle quattro è nata a New York, ma si sono trasferite in città per inseguire i loro sogni e l’hanno fatta diventare la loro metropoli. “E’ una città da sogno, perché talvolta senti che si focalizza su di te e vivi il momento migliore della tua vita. In altre occasioni, scompari completamente, quindi tutto questo è magnifico per la storia”.

    “New York è diventata la quinta donna della vicenda”, sostiene Sarah Jessica Parker. “E’ veramente un personaggio fondamentale, una parte integrante della storia”.

    Considerando tutto questo, non c’erano dubbi sul fatto che la pellicola sarebbe stata girata ed ambientata a New York.

    Le riprese principali di Sex and the City sono iniziate a New York il 19 settembre del 2007, con regista Michael Patrick King, anche autore della sceneggiatura. Sebbene King abbia diretto diversi episodi della serie, Sex and the City rappresenta il suo esordio alla regia al cinema.

    “E’ stato veramente divertente come realizzatore essere in grado di capire come raccontare una storia più grande”, sostiene King, che ha scoperto come alcuni aspetti della direzione di una pellicola sono più semplici rispetto a quelli di una serie. “Quando ero impegnato nel telefilm, realizzavo un episodio mentre intanto pensavo ad altri sette. Quindi, la possibilità di fare soltanto una storia è stata favolosa”.

    Per Sarah Jessica Parker, mettersi di fronte alle cineprese per interpretare nuovamente Carrie Bradshaw si è rivelato molto naturale. “Il primo giorno era tutto così familiare che non ci ho neanche riflettuto”, rivela l’attrice.

    Come produttrice del film, la Parker ha apprezzato molto vedere quanti membri della troupe sono tornati per il film. In effetti, otto di loro, che erano stati nella serie dal pilota fino all’ultimo episodio, erano di nuovo nella pellicola.

    “Tutti si sono impegnati in maniera incredibile”, sostiene la Parker. “E hanno sacrificato il loro tempo con i figli e la famiglia. Alcuni dei miei migliori ricordi a livello professionale sono legati ad eventi accaduti alle due o alle tre di mattina, in qualche folle strada sconosciuta, mentre ancora ridevo e mi godevo la compagnia degli altri”.

    “Siamo come una famiglia molto stretta”, aggiunge Kristin Davis, che interpreta l’amica di Carrie che abita a Park Avenue, Charlotte. “Abbiamo alcuni nuovi elementi, mentre delle persone non hanno potuto partecipare, ma buona parte di noi sono insieme per il film”.

    Anche se la serie attirava l’attenzione quando girava nelle strade di New York, né il cast né la troupe erano preparati per l’accoglienza che ha ricevuto il film quando le cineprese sono entrate in funzione. Centinaia di abitanti di New York, turisti, paparazzi e giornalisti hanno riempito le strade ogni giorno in cui Sex and the City veniva girato nelle location della città.

    “Quando siamo tornati per girare il film, io ero preparata mentalmente per un certo grado di interesse sulle strade”, sostiene la Parker. “Ma non avevo capito il livello a cui eravamo arrivati”.

    Anche Kim Cattrall, che interpreta l’affascinante amica di Carrie Samantha, non era preparata al grande interesse verso la produzione. “Il primo giorno mi aspettavo un gruppo di appassionati, curiosi o qualche giornalista”, rivela l’attrice. “Ma quando sono arrivata sul set e sono uscita dalla macchina al mattino, mi sembrava che fosse un’anteprima”.

    “C’era un casino incredibile”, aggiunge Kristin Davis. “E’ stato incredibile. Non passava giorno senza che qualcuno non ci dicesse quanto sentiva la mancanza della serie o quanto la amavano. Sono dei fan molto calorosi”.

    Mentre il compito di controllare la folla minacciava di rallentare la produzione, l’esperienza dell’assistente alla regia Bettiann Fishman, un veterano di Sex and the City che ha ricevuto il soprannome “Megafono Betty” nel film, manteneva il pubblico felice, divertito e sotto controllo.

    Tra le location in cui è stato girato il film c’era la Fifth Avenue, di fronte a Tiffany e Saks; la casa d’aste di Christie; gli uffici di Vogue nell’edificio della Condé Nast, il Riccardo Maggiore Salon e l’Hotel Giraffe; Bryant Park e una parte della Biblioteca pubblica di New York sulla Fifth Avenue; i negozi Vitra e Diane Von Furstenberg nel distretto consacrato all’industria della carne; l’Hair Salon di Nick nel Greenwich Village; Henry Street a Lower East Side; Park Avenue nell’Upper East Side; Perry Street nel Greenwich Village; Dekalb Avenue a Brooklyn; il Mercer Hotel e il negozio di mobili Luce Plan a Soho; il laghetto artificiale a Central Park e il ponte di Brooklyn.

    Tra i ristoranti dove è stato girato Sex and the City, figurano Buddakan e 202 Restaurant a Chelsea, il Bemelmans Bar al Carlyle Hotel e Lumi nell’Upper East Side, Junior’s a Brooklyn, Raoul’s a Soho, l’House vicino a Gramercy Park, Starbucks all’Astor Place, Good World Café a Chinatown e The Modern nella parte centrale della città. La produzione è anche uscita da New York per girare a Malibu, di fronte al negozio di Gucci di Rodeo Drive a Beverly Hills, nel campus della UCLA e a Simi Valley, in California.

    Quando non giravano nelle location, la produzione è tornata a lavorare negli stessi teatri di posa dove veniva creato il telefilm, i Silvercup Studios, a Long Island, New York. “E’ stato surreale”, sostiene Cynthia Nixon, che interpreta Miranda, l’avvocato amica di Carrie che è sempre molto sincera. “Quando torni lì e trovi il tuo vecchio camerino, vai nel guardaroba ed è esattamente come te lo ricordavi, con tutte le stesse persone ancora lì, hai veramente la sensazione di tornare indietro nel tempo”.
    “Ritengo che il momento più surreale è stato entrare nell’appartamento di Carrie”, sostiene Sarah Jessica Parker, “perché è praticamente identico. Credo che la chiamino archeologia forense, come quando una casa brucia e la vuoi ricostruire come era in passato. Ho pensato che fosse meraviglioso e bizzarro”.

    “Sarah Jessica ha conservato un sacco di cose, che Dio la benedica”, sostiene lo scenografo Jeremy Conway, il cui compito era di ricreare l’appartamento in cui si sono svolti molti momenti memorabili della serie. Ma mancava un importante elemento del set originale. Infatti, quando la serie si è conclusa, la scrivania di Carrie è stata donata allo Smithsonian di Washington. Anche se lo scenografo sapeva esattamente dov’era la scrivania, lo Smithsonian di solito non restituisce gli oggetti donati.

    “Sarah Jessica è stata in grado di contattarli e convincerli che magari avrebbero potuto restituirci la scrivania per un breve periodo mentre giravamo il progetto. E tutto è andato bene”, spiega Conway. Degli oggetti dell’appartamento di Carrie che non sono stati trovati sono stati ricreati nei minimi dettagli per il film, mentre anche la lussuosa residenza di Charlotte a Park Avenue è stata ricostruita.

    “Io sono stato veramente fortunato a veder tornare buona parte della mia troupe originale”, sostiene Conway. “E’ stato veramente interessante, perché quando i membri che avevano lavorato alla serie originale sono arrivati, si ricordavano delle cose e dei piccoli dettagli che altrimenti avremmo trascurato”.

    Conway era sempre consapevole che erano passati quattro anni nelle vite dei personaggi quando ha ideato i set. “C’erano dei cambiamenti in ognuna delle quattro donne”, rivela l’artista. “E noi ci siamo concentrati molto su alcuni materiali concreti, come della carta da parati e della biancheria magnifica, dettagli e strutture che il pubblico si attende di vedere”.

    “Lo stile di Jeremy, fatto di linee nette, è incredibilmente elegante e chic, oltre a fornire un aspetto iperrealista”, rivela il produttore John Melfi. “Jeremy è bravissimo a mantenersi in equilibrio tra l’eleganza chic in cui tutti vorremmo vivere e quello che è accessibile”.

    “Jeremy ha svolto un lavoro meraviglioso”, aggiunge Sarah Jessica Parker. “Ritengo che sia stato il suo risultato migliore di sempre”.

    Nel corso della storia, Conway non solo ha ricreato le case di Carrie, Charlotte e Miranda, ma anche nuovi ambienti per Samantha, Mr. Big e altri personaggi. “Talvolta Michael Patrick King la chiamava una composizione o un sundae”, rivela Conway sull’aspetto del film. “Lui mi ha detto che gli spettatori del film sarebbero stati consapevoli della moda presentata nel film e quello che Pat Field avrebbe fatto, così lui voleva fare lo stesso per tutti quelli interessati all’architettura e al design di interni”.

    Un altro partecipante fondamentale per creare l’aspetto meraviglioso del film è il direttore della fotografia John Thomas, che si è occupato anche di buona parte della serie di Sex and the City, compresi gli episodi a Parigi nella stagione finale del telefilm. “Ritengo che sia il miglior lavoro della sua carriera”, rivela la Parker. “Ha fatto qualcosa di incredibile”.

    “Il lavoro di John Thomas nel film è stato magnifico”, concorda Michael Patrick King.
    “Le luci sono fantastiche ed è magnifico lavorarci insieme”. In effetti, il talento di Thomas va di pari passo con i suoi modi tranquilli sul set, che creano un ambiente di lavoro apprezzato da tutti.

    La grande considerazione degli attori per il loro regista ha anche contribuito a vivere delle belle sensazioni sul set. “Michael fornisce un grande supporto e un grande amore”, sostiene Cynthia Nixon. “Lui trasmette continuamente le sue vibrazioni positive a tutti noi”.

    “Michael Patrick ci faceva ridere ogni giorno”, aggiunge Kristin Davis, che è rimasta sorpresa da come il regista si sia tuffato nel progetto. “Lui ha un’abilità incredibile di calarsi nei panni di tutti i personaggi”, rivela l’attrice. “Talvolta, dirige una scena del film ed è visibilmente emozionato. E’ adorabile. Lui ha scritto e ha vissuto questa storia”.

    “Se questo film avrà successo, è merito della sua grande passione”, aggiunge Sarah Jessica Parker parlando di King. “E’ veramente una fonte di ispirazione notevole”.

    “Devo dire che è stato veramente divertente dirigere un film come questo, grazie alle persone che hanno collaborato con me”, rivela King. “Sono tutte geniali. Le attrici, gli attori e gli scenografi sono fantastici. Mi sentivo come un ragazzino in un negozio di dolci”.

    King spera che il pubblico di Sex and the City vivrà un’esperienza piacevole simile nel vedere il film. “Ho sempre pensato che la serie fosse un giro sulle montagne russe”, rivela il regista. “Così, ritengo che nel film ci siano delle montagne russe ancora più emozionanti, con tanti alti e bassi e con diverse sorprese”.

    King si augura anche che gli spettatori di Sex and the City troveranno nel film non solo quello che hanno amato della serie, ma anche un’esperienza più profonda. “Quando vai al cinema, vuoi imparare qualcosa sulla vita, magari ridendo o piangendo”, sostiene il regista. “La speranza è che, con questo film, loro saranno in grado di ridere e di piangere”.

    “Voglio che le persone escano dalla sala sentendo che è andato tutto bene e che c’era molto”, conclude King. “Dei drink, l’antipasto, il primo piatto e tanti dessert!”.

    Grazie a Telesimo.it
     
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  2. Pizzo91
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    troppo bello sto film...
     
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  3. French97
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    Preferisco di gran lunga il telefilm di per sè! :) E la sigla è stupenda! :3
     
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    CITAZIONE (French97 @ 15/3/2012, 17:31) 
    Preferisco di gran lunga il telefilm di per sè! :) E la sigla è stupenda! :3

    ce l'ho come suoneria del cell da anni :lol:
     
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  5. French97
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    Stima assurda! :):)
     
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4 replies since 30/5/2008, 12:49   336 views
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